martedì 22 marzo 2011

25° Divisione Fanteria Bologna - Quarta Parte

27.11.1941 – Nelle prime ore del mattino viene ordinato che 2 carri “L” si rechino in esplorazione verso la zona Ospedaliera al fine di riconoscere se essa è ancora occupata dal nemico ed altri 2 carri “L” si rechino verso Bardia per verificare fin dove la strada è percorribile.
Da questa data si susseguono attacchi e contrattacchi sempre più violenti.
In tre giorni di combattimento Rommel, con il Panzer-Gruppe “Afrika” e l’Ariete investe nuovamente Sidi Rezegh. Semidistrugge la 2° Divisione Neozelandese e riprende l’assedio di Tobruch; ma ormai la situazione si è fatta difficile per l’Asse.

28/29.11.1941 – Il giorno 28 la stampa alleata riporta che la “Bologna” ha cessato di esistere e che i britannici avanzano perché è ormai libera l’estremità orientale del perimetro di Tobruch che prima era difeso da questa Divisione.
Il giorno 29 il Comando Supremo Italiano segnala ancora una volta che il tentativo britannico di sfondare le linee d’assedio sono state frustate dagli uomini della “Bologna”.

30.11.1941 - Nel settore di Tobruch, di notte, il III° Gruppo del 1° Reggimento Artiglieria Celere "Principe Eugenio di Savoia" viene assegnato in rinforzo alla “Trento” per un’azione tendente all’occupazione di alcuni capisaldi in precedenza occupati dalla “Bologna” ed ora in mano nemica. Le Batterie prendono posizione nella zona di un villaggio arabo, affiancate alle Batterie del III° Gruppo del 46° Reggimento Artiglieria della “Trento”. L’azione viene poi annullata. I Neozelandesi Battaglioni 24° e 26° sono battuti dalla forze dell’Asse che si dirigono nuovamente verso Tobruch.

01.12.1941 – Un corrispondente dell’Ottava Armata Britannica annuncia che la “Bologna” è stata finalmente distrutta; i suoi uomini fatti a pezzi come carne da macello ed ancora il giorno 2 “La Indian Express” riferisce che la Divisione “Bologna” è stata spazzata via”.
Ma la “Bologna”, insieme alla “Trento” e “Pavia” continua a tenere la posizione chiave e proprio il giorno 1 rintuzza un nuovo attacco nel settore della “Trento”. Nello stesso giorno la 15° Panzerdivision spazza via da Belhamed anche il 20° Battaglione Neozelandese.

02.12.1941 – La “Bologna” invia il I° battaglione del 40° Reggimento a rafforzare la Divisione “Pavia” cui è assegnata la difesa del settore a est di el-Adem. Nel contempo la “Brescia” invia in rinforzo alla “Pavia” il III° Battaglione del 19° Reggimento, dislocato sulla Trigh Capuzzo a quota 147. Nel contempo viene però arrestato l’attacco tedesco contro Tobruch iniziato il giorno 30 novembre.

04.12.1941 – Rommel inizia a prevedere i piani per un ripiegamento delle truppe oltre la Cirenaica, ma poi conviene con il generale Bastico per una sosta a est di Tobruch, su due nuove linee difensive di fronte a Ain el-Gazala. Pertanto ordina il ripiegamento della Divisione “Afrika”(dal 28/11 denominata 90° Leggera) e della “Bologna” dal fronte orientale del perimetro di Tobruch verso la linea di El-Adem, a cavaliere della Trigh Capuzzo fra Bir Salem e Sidi Mainun, ed alla “Savona” di ritirarsi entro la linea fortificata di Bardia.

05/06.12.1941 – Le truppe dell’Asse si dispongono a difesa sulla nuova linea che ora corre tra el-Adem e Bir el-Gobi. Esattamente sono così schierate da nord, cioè dalla costa, verso sud, la “Brescia”, “Trento”, “Bologna”, “Afrika” e “Pavia”, che funge da ala destra sulla strada el-Adem/Bir el-Gobi.

07/08.12.1941 - Alla sera del 7 il fronte da nord verso sud è così costituito: “Brescia”, “Trento”, resti della “Bologna”, “Afrika”, “Pavia”, Trieste. Ma nella notte, per ordine di Rommel, inizia la ritirata e le forze dell’Asse si concentrano su Ain el-Gazala.
“Bologna”. e “90° Leggera” danno inizio a una manovra di ripiegamento verso El Adem e Ain el Gazala.

09.12.1941 – Gli inglesi cercano di aggirare le truppe dell’Asse ed i loro mezzi corazzati appaiono 20 km dietro le linee; ma l’Afrikakorps reagisce con prontezza e respinge i reparti corazzati inglesi che subiscono forti perdite.
Questo stesso giorno il Comandante della Divisione”Bologna”, Generale Carlo Gotti, riferisce di aver perso un altro Battaglione che si aggirava stanco e senz’armi tra i costoni ad est di Tobruch. Questi uomini, reduci dall’assedio vengono catturati ed i corrispondenti di guerra britannici dichiarano nuovamente distrutta la “Bologna”.

10.12.1941 – Da parte dell’Asse viene revocato l’assedio a Tobruch. Nel pomeriggio tutto il XXI Corpo d’Armata Italiano è diretto verso la nuova linea difensiva avanzata a est di Ain el-Gazala; viene disposto che “Brescia” e “Trento”, in prima schiera, debbano rilevare la “Afrika” che andrà in riserva; la “Pavia” dovrà disporsi in seconda schiera, mentre la “Bologna”, appena dopo essersi sganciata dagli attacchi, verrà inviata verso Derna.

11.12.1941 - In quest'ultima località la Divisione “Bologna”. riordina le unità e si schiera a caposaldo, quindi profilandosi la minaccia di aggiramento da sud ripiega ancora verso Agedabia ed el-Agheila. Tutto questo perchè Auchinleck ha inviato la 7° Divisione corazzata a sbarrare la strada della Sirte e la 22° Brigata corazzata ad aggirare la posizione di Agedabia con la speranza di infliggere a Rommel, cui sono rimasti solo 40 carri, una sconfitta decisiva.

15.12.1941 – Rommel ordina di abbandonare la Cirenaica. I Reparti della “Bologna”, 39° e 40° Reggimento Fanteria, sono rimasti con il 30% degli uomini, il 205° Reggimento Artiglieria è rimasto senza armi.

16.12.1941 – I resti della “Bologna” e della “Brescia”, come si nota dalla seguente piantina, sono in ulteriore ritirata verso la Cirenaica.

19.12.1941 – Il X Corpo d’Armata italiano si ritira verso Barce lasciando come retroguardia a Berta un gruppo tattico della “Brescia” (con III° Battaglione del 20° Reggimento, IV° del 1° Reggimento Articelere) ed il Raggruppamento Vaiarini (con I° Battaglione Carabinieri Paracadutisti, Battaglione Istruzione Barce e due Compagnie di cannone da 65 di un Reggimento di Fanteria della “Bologna”), che fermerà l'avanzata dei carri armati del Sud Africa, parte del Reggimento Indian Central Horse e due Battaglioni della 4° Divisione Indiana. Nella notte del 20 dicembre c’è pure una carica alla baionetta.

21.12.1941 - I resti della Divisione “Bologna” raggiungono Agedabia.

25.12.1941 – Nell’area di Agedabia ci sono il XXI Corpo di Armata, con le Divisioni “Trento” e “Pavia”, schierato con fronte a nord ed il X Corpo di Armata, con Divisioni “Brescia” e “Bologna”, schierato con fronte a est.

27.12.1941 – La 22° Brigata corazzata inglese, completamente riequipaggiata, attacca le truppe dell’Asse. Si sviluppa una violenta battaglia di carri per tre giorni, ma alla fine i tedeschi ricacciano la brigata.

28.12.1941 – In questa data la “Bologna” raggiunge infine el-Aghelia con la forza effettiva di soli 1820 uomini. Qui si attesta a difesa sulla linea el-Aghelia/Oasi di Marada.

31.12.1941 - Ormai l’Operazione Crusader è agli sgoccioli; gli inglesi non sono più in grado di andare oltre e concentrano i loro sforzi per eliminare i presidi italo-tedeschi, che Rommel si è lasciato dietro le spalle. Questi capisaldi, quasi tutti difesi dalla Divisione “Savona”, sono quelli di Sidi Omar, Frongia, Cova, D'Avanzo, Cirener, Bir Ghirba e naturalmente Bardia dove si trova anche il III° Battaglione del 40° Reggimento Fanteria “Bologna”. Tutti questi capisaldi sono stati aggirati da truppe meccanizzate e corazzate.
Il 22 novembre, sottoposta a nuovi attacchi sulla fronte e alle spalle, la “Savona” è costretta a cedere dopo duri e aspri combattimenti i capisaldi di Frongia e Cirener, ma quest'ultimo viene prontamente riconquistato in seguito ad un deciso e immediato contrattacco. I combattimenti si susseguono violenti e senza sosta contro altri capisaldi e dopo aspra e accanita lotta il caposaldo di Sidi Omar viene sommerso.
Dal 25 novembre al 31 dicembre le unità della divisione, praticamente circondate con viveri e munizioni scarse, continuano a resistere ai reiterati attacchi di mezzi corazzati.

02.01.1942 – Le truppe rimaste a Bardia, compreso il III° Battaglione del 40° Reggimento Fanteria, si arrendono ai britannici. Nella stessa giornata le forze tedesche lasciano Agedabia.

06.01.1942 – Evacuata Agedabia Rommel riesce a concentrare tutte le sue forze dietro le forti posizioni comprese tra Marsa el-Brega e Alem el-Mgaad. Esattamente le forze dell’Asse vengono così disposte: aa Divisione “Sabratha” a cavallo della via Balbia tra Marsa el-Brega e Seghira, più a sud la “Trento” e verso sud-ovest a seguire “Pavia” e CAM, Corpo d’Armata di Manovra. La “Brescia” a Maaten Giofer e la “Bologna” subito a sud, DAK, Deutsches Afrikakorps, e 90° Divisione Leggera, ex “90° Leggera” rispettivamente a est e ovest di el-Agheila.

10.01.1942 – Un Reparto tedesco di Sbarramento, che viene nominato “Sperrverband Poseidon”, prende posizione nei pressi di Marada e vi resterà fino al 10 marzo, assieme alle truppe italo-tedesche colà già presenti. Per gli italiani trattasi di una Compagnia mista rinforzata comprendente tra gli altri la Compagnia Comando del 40° Reggimento ed altri elementi minori della 25° Divisione “Bologna”.

12.01.1942 – Le truppe Sudafricane catturano Sollum e la sua guarnigione.

17.01.1942 – I resti della Divisione “Savona” rimasti completamente isolati continuano a resistere nella speranza di poter essere messi in condizione di ripiegare via mare. Rivelatasi però impossibile l'operazione e risultando sempre più difficili i rifornimenti di viveri e munizioni per mezzo degli aerei, mentre gli attacchi nemici si susseguono a ritmo sempre più intenso sui caposaldi superstiti di Halfaya e Cirener, il Comando Supremo autorizza il comandante della Divisione a trattare la resa. I britannici, occupando questi campi, catturano 5.000 soldati dell’Asse.

Il X Corpo di Armata è a sud dello Uadi Faregh. “Brescia” e “Bologna” sono a fianco ed a sud del Raggruppamento Burkhardt, tra Maaten Giofer e Hatiet es-Sorra.

Durante tutta l’operazione i britannici hanno catturato 23.000 italiani e 9.000 tedeschi ed a loro volta hanno lasciato 8.000 prigionieri nelle mani dell’Asse.

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