mercoledì 2 marzo 2011

25° Divisione Fanteria Bologna - Seconda Parte

17.11.1941 – Alla vigilia dell’Operazione Crusader lo schieramento completo attorno Tobruch, da ovest verso est, è così composto:
- 19° e 20° Reggimento della Divisione “Brescia” con il 1° Rgt. Art. Celere,
- 61°e 62° Reggimento della Divisione “Trento”,
- 28° Reggimento della Divisione “Pavia”,
- 40° Reggimento della Divisione “Bologna”,
- Divisione Tedesca “Afrika” con il I° Gruppo del 2° Articelere (meno la 3° Batteria),
- 86° Reggimento Divisione “Sabratha”,
- 39° Reggimento Divisione “Bologna”.
Nel mese di novembre la Divisione “Bologna” ha il seguente organico:
Quartier Generale Divisionale
• Compagnia Comando Divisionale
39° Reggimento di Fanteria
• Compagnia Comando Reggimentale
• I Battaglione *
• II Battaglione *
• III Battaglione (dato al Comando del XXI Corpo)
• Batteria di copertura (quattro cannoni 65/17)
• 73° Compagnia anticarro (otto cannoni 47/32) dal 3° Reggimento Bersaglieri
40° Reggimento di Fanteria
• Compagnia Comando Reggimentale
• I Battaglione *
• II Battaglione *
• III Battaglione *
• Batteria di copertura (quattro cannoni 65/17)
• 44° Compagnia anticarro (otto cannoni 47/32)
* ogni Battaglione, con tre Compagnie (12 mg e 6 mortai leggeri), più una Compagnia (4) Armi da fuoco di copertura (9x8mm MG e 9 mortai 81mm)
205° Reggimentozx Artiglieria
• Compagnia Comando Reggimentale
• I Gruppo - 1°, 2° e 3° Batteria (con quattro obici 100/17)
• II Gruppo – 4°, 5° e 6° Batteria (con quattro cannoni 75/27) *
• III Gruppo – 7°, 8° e 9° Batteria (con quattro cannoni 75/27) *
• IV Gruppo – 10°, 11° e 12° Batteria (con quattro cannoni 75/27) *
• Gruppo Anti-Aereo (4° e 437° Batterie A / A, ciascuna con 8 x 20/65)
• Distaccamento munizioni - * Alcune Batterie di cannoni hanno il 77/28
IV Battaglione carri leggeri (L3)
XXV Battaglione anticarro e armi da fuoco di copertura (costituito nel mese di ottobre 1941 per trasformazione del XXV Battaglione MG)
• 20° Compagnia anticarro (8 cannoni 47/32)
• Compagnia Mitragliatrici (12 da 8 millimetri MG)
• Compagnia Mortai (6 da 81 millimetri mortai)
XXV Battaglione Genio
• 60° Compagnia Mista Genio
• 25° Compagnia Segnali
• Sezione fotoelettrico
XXXI Battaglione Guastatori
2° Compagnia (Lupo)
7° Compagnia (Tigre)
Servizi Divisionali
• 24° Compagnia Medica
• 93° e 96°Ospedale da Campo
• 66° Unità di Chirurgia
• 308° Unità Ambulanze Campali
• 135° Compagnia Trasporti Motorizzati
• 34° Sezione Panettieri
• 7° Sezione Reali Carabinieri
• 58° Ufficio Postale

In questo stesso giorno, sempre alla vigilia dell’attacco, le truppe dipendenti dalla Divisione “Bologna” occupano vari capisaldi creati a cavallo sia della Via Balbia sia della nuova Strada detta dell’Asse. Quest’ultima è una specie di circonvallazione, appena costruita dalle truppe italiane e tedesche, per ricollegare la Via Balbia interrotta, tra l’ovest e l’est di Tobruch, causa l’occupazione nemica della importante piazzaforte.
Il grosso dei capisaldi della “Bologna” occupano sia il bivio costiero tra la parte est della via Balbia e la nuova Strada dell’Asse, sia il bivio mediano tra questa e la Trigh Capuzzo che collega Tobruk con la Ridotta Capuzzo.
Naturalmente i capisaldi della “Bologna”, oltre ai bivi, occupano buona parte di queste arterie e tra l’altro sono vicini al bivio che congiunge la Strada dell’Asse con la Trigh El-Abd che si inoltra nel deserto in direzione dell’Egitto, evitando tutti i tortuosi costoni e passi costieri.
Come si vede la “Bologna” occupa una zona vitale nel contesto di tutta la regione interessata ai combattimenti e questa importanza è dimostrata anche dal fatto che quando sarà costretta a lasciare i suddetti capisaldi i britannici congiungeranno le forze provenienti dall’Egitto con quelle assediate a Tobruch.
Da quel momento saranno i vincitori di tutta l’operazione Crusader e Rommel sarà costretto a ritirarsi dalla Cirenaica.

Ora nel dettaglio vediamo come i reparti della “Bologna” sono attestati sul terreno roccioso e desertico della Marmarica:

- a Bir Bu Asaten, a presidio dei capisaldi n. 14, 15 e 16, il I° Battaglione di Fanteria del 40° Reggimento con una Batteria anticarro (otto cannoni 47/32) e una Batteria da accompagnamento (quattro cannoni da 65/17).
- a Bir Bu Asaten, nella zona posteriore, i Gruppi III° e IV° del 205° Reggimento Artiglieria.
- di fronte Si Scegheilif, alle spalle del caposaldo n. 11, il I° Gruppo del 205° Reggimento Artiglieria.
- a Carmuset Beludeah, chiamata dagli italiani Fico, il Comando del 40° Reggimento, la 24° Compagnia Medica ed il deposito di munizioni.
- a Magen Belhamed il XXV Battaglione Genio.
- nell’area di Bu Amud due Sezioni da 20/65 del Gruppo anti-aerei, un Plotone da 47/32 ed un Plotone da 25 del Battaglione AAA (Armi Accompagnamento e Anticarro).
- al Km. 10 della Strada dell’Asse il II° Battaglione del 39° Reggimento di Fanteria.
- a Belhamed la Compagnia Comando del 39° Reggimento Fanteria, le Compagnie 2° Lupo e 7° Tigre del XXXI° Battaglione Guastatori, la 66° Unità Chirurgica, 93° e 96° Ospedale da Campo.
- a Sidi Rezegh il I° Battaglione di Fanteria del 39° Reggimento e 73° Compagnia anticarro del 3° Reggimento Bersaglieri.
- a Bardia è distaccato il III° Battaglione del 40° Reggimento Fanteria, con 600 uomini e 4 pezzi da 65, in rinforzo alla locale guarnigione composta principalmente dalla Divisione “Savona”.

In effetti qualche battaglione è in linea a difesa dei capisaldi, le artiglierie ed i servizi sono di già schierati per il previsto attacco a Tobruch e tutto il resto è su posizioni arretrate ove attendono all’addestramento per l’attacco alla piazzaforte occupata dal nemico.

18.11.1941 – Inizia l’operazione Crusader, che in breve porterà i britannici alla riconquista dell’intera Cirenaica, prendendo in contropiede gli italo-tedeschi che si accingono ad occupare posizioni diverse in previsione dell’assalto definitivo alla piazzaforte di Tobruch, fissato per il 23 novembre.

Per certi versi questa battaglia è più disastrosa di quella di El-Alamein.
La forza dell’Asse che comprende 100.000 uomini ne perde 60.000, tra cui 21.000 tedeschi, tra uccisi, feriti o catturati nel corso dell’operazione; invece ad El-Alamein l’Asse con una forza di 96.000 uomini ne perderà 50.000, tra cui 34.000 tedeschi, sempre tra uccisi, feriti e catturati.
La forza britannica che comprende 118.000 uomini ne perde 18.000 tra ufficiali e soldati nel corso dell’operazione; invece ad El-Alamein ne perderà 13.500.
I britannici iniziano l’operazione Crusader con oltre 700 carri contro i 412 dell’Asse.
Ad El-Alamein i britannici avranno 1.114 carri contro i 500/600 dell’Asse di cui più della metà italiani.

Gli inglesi si muovono alle prime ore del mattino e giungono a ridosso dei capisaldi dell’Asse completamente inaspettati.
Gli italiani hanno avuto sentore di una imminente offensiva britannica ed hanno cercato di convincere i tedeschi a prendere le opportune precauzioni.
Ma gli Alti Comandi tedeschi si dimostrano scettici e definiscono questi timori come ”…eccessivo nervosismo latino…”, quindi Rommel parte per Roma.

Il XIII Corpo britannico (con 2° Divisione neozelandese, 4° Divisione Indiana e 1° Brigata corazzata) supera all’interno i valichi di frontiera e si dirige lungo la costa sulla settentrionale Via Balbia; investendo prima Sidi Omar, poi Forte Capuzzo, e dirigendosi poi verso Bardia, tutti campi trincerati difesi in massima parte dalla Divisione “Savona”.
Il XXX Corpo britannico (con 7° Divisione corazzata, 1° Divisione Sud Africana e 22° Brigata Guardie) supera anch’essa dall’interno i valichi di frontiera e poi si divide in due colonne; la prima avanza lungo la mediana Pista Capuzzo con le Brigate corazzate 4°, 7° ed altre unità di supporto; la seconda colonna avanza lungo la più meridionale delle piste, la “Trigh El-Abd”, con la 22° Brigata corazzata seguita dalla 1° Divisione Sud Africana.
Questa pista è sbarrata dalla Divisione corazzata “Ariete” in località Bir el-Gobi e qui avvengono violenti combattimenti che, pur con forti perdite di carri per entrambi i contendenti, consentono agli italiani di bloccare la loro avanzata.

Allora gli inglesi, con la 7° e la 22° Brigata corazzata, concentrano i loro sforzi sulla pista più poco più a nord, la “Trigh Capuzzo” dove però sono schierate le tedesche 15° e 21° Panzedivision.
Ben presto la lotta infuria tra Gabr Saleh e l’altura rocciosa di Sidi Rezegh, che domina la pista Capuzzo e l’accesso a Tobruch.

Gli obiettivi dei britannici sono due:
- Primo rompere l’assedio e quindi congiungersi con i difensori di Tobruch; battendo le Divisioni “Brescia”, “Trento”, “Pavia”, “Bologna”, “Afrika”.
- Secondo tagliare le linee di comunicazioni e di rifornimento al grosso delle truppe dell’Asse che restando separate sarebbero state costrette ad arrendersi. Trattasi delle italiane Divisioni “Ariete”, “Trieste” e “Savona” e delle tedesche 15° e 21° Panzerdivision; tutte schierate tra il perimetro di Tobruch e la frontiera egiziana.


Intanto Rommel, ritorna precipitosamente in Africa, e tra il 21 ed il 22 novembre reagisce con una contromanovra in profondità attaccando vittoriosamente le brigate corazzate britanniche che soccombono a Sidi Rezegh; poi effettua un attacco di notte che sorprende e distrugge la 4° Brigata corazzata, infine getta i suoi carri allo sfruttamento del successo suddividendoli in tre colonne con l’intento di marciare verso la frontiera egiziana e, a sua volta, tagliare le linee di comunicazioni degli inglesi per lasciare isolate le truppe che sono avanzate in Cirenaica.

Ma il comandante inglese Auchinleck non si lascia impressionare e conferma che il fulcro della battaglia deve concentrarsi ancora attorno Sidi Rezegh dove sono giunte anche le truppe neozelandesi, ed i carri della 1° Brigata corazzata, con l’intento di rompere l’anello difensivo attorno Tobruch.
Poi il 21 novembre escono da Tobruk molte unità della 70° Divisione che sono là asserragliate. Anche queste forze battono sugli stessi capisaldi tenuti principalmente dalla “Bologna” e dalla “Pavia” che quindi combattono su due fronti.

Tra il 24 ed il 29 novembre la situazione complessiva può così riassumersi:
- le Divisioni di fanteria “Brescia”, “Pavia”, “Trento”, “Bologna” e “Afrika” bloccano gli assediati di Tobruch evitando il loro dilagare fuori dal perimetro difensivo.
- le Divisioni “Pavia”, “Bologna”, “Afrika” ed “Ariete” sbarrano agli inglesi la strada a sud-est di Tobruch.
- le forze britanniche tentano di liberare Tobruch per poi far cadere tutti i presidi compresi tra questa piazzaforte e l’Egitto, come Bardia – Halfaya – Sollum, difesi da contingenti, in massima parte, della Divisione “Savona”.
- Le divisioni corazzate tedesche effettuano una incursione fino in Egitto, lungo la pista El-Abd.

Rommel si porta in avanti sul suo autocarro corazzato, ha la radio guasta e resta 4 giorni senza comunicare col proprio Quartiere Generale. Si perde sulla pista sabbiosa, incrocia colonne, carri, automezzi ed ospedali inglesi senza che nessuno lo riconosca, e poi in quel turbine di movimenti, di scontri, di notizie contraddittorie in territorio egiziano si scontra con la 4° Divisione indiana che offre una resistenza superiore al previsto.
E’ irritato perché i suoi generali non sembrano capire il suo modo di concepire questa guerra fatta di veloci puntate offensive; comunque è costretto a ritornare precipitosamente indietro come di già sta facendo, a sua insaputa, la 21° Panzerdivision lungo la litoranea.
L’Ariete e la 15° Panzer ritornano indietro lungo la Trigh Capuzzo con l’intento di separare la 2° Divisione neozelandese dalle truppe assediate a Tobruch.
E’ di nuovo battaglia uomo contro uomo, carro contro carro, simile ai caroselli medioevali di Cavaliere contro Cavaliere, senza fronte e senza retrovie e, come scrive Desmond Young, tutto accade ad una tale velocità , in un così rapido alternarsi della fortuna, tra così dense nubi di fumo, tra esplosioni polvere e notizie contraddittorie che nessuno poteva sapere che cosa succedesse ad un miglio di distanza.
Ma condotta di Rommel appare avventata in quanto ha sottovalutato l’entità delle forze inglesi ancora efficienti lasciate a Sidi Rezegh e nei dintorni di Tobruch.
Ed è proprio con queste forze, oltre quelle che escono dal perimetro di Tobruch, che si scontrano i reparti della 25° Divisione “Bologna”; così come viene riportato nella seguente dettagliata relazione del suo ciclo operativo dal 19 novembre 1941 al 6 gennaio 1942.

Si ringraziano della collaborazione Dario Spaccapeli figlio di Bruno che fu della 73°Compagnia Bersaglieri contro carri aggregata alla Divisione Bologna, ed Andres Biermann per le informazioni fornite tramite il suo sito “The Tobruk Breakout”.

Giuseppe Peluso

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