mercoledì 3 ottobre 2012

Tobruch - Diario da una buca - 7° Giorno




Martedì 7/10 – 1941 – XIX




Il ronzio degli aerei fora dalle feritoie, sembra una farfalla impazzita rinchiusa in una cella claustrale.


Esco dalla buca, d’intorno il silenzio si allarga oltre il limite del mio sguardo.


Da lontano un rombo di cannone sembra il richiamo ad una realtà improvvisa.


Vien fatto di proporre questo silenzio di ombre cauti, poi le mitraglie ed i cannoni che tessono la notte del loro ordito di fuoco.


Proiettili da 47 che si scagliano sui carri armati quasi con un urlo umano. Le mitraglie scagliano sulla terra, di sasso e di sabbia, dei rapidi rasoi di fuoco.


L’orizzonte si imperla del fuoco dei pezzi nemici, qualche scheggia ci soffia sul viso, con respiro diabolico.


E ancora la calma; la calma dell’attesa.


Le vedette scrutano la terra ed il silenzio.


Silenzio.


Sembra impossibile questa parola.


Silenzio.


Come?


Fino a quando?


L’aria sembra ampliarsi nella sua volta notturna intorno ai nostri piccoli cuori che attendono.


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