mercoledì 6 luglio 2011

Generalmajor Heinrich Kirchheim - Comandante delle Divisioni "Brescia" e "Bologna" in Libia


Heinrich Kirchheim era nato a Gross-Salze nel distretto di Calbe/Saale in Sassonia, il 6 aprile 1882. Entrò nei ranghi dell'esercito il 1° maggio 1989 come "Fahnenjunker" (Allievo Ufficiale) nell'Infanterie-Regiment Prinz Friedrich der Niederlande (2° Westfälisches) Nr.15. Divenne Leutnant (Sottotenente ) nel 1900 e tale rimase per i successivi 10 anni prima di essere promosso "Oberleutnant" (Tenente) il 10 febbraio 1910. Nell'ottobre 1904 venne inviato nella colonia tedesca del' Africa Sudoccidentale (oggi Nabibia) dove pochi mesi prima era scoppiata la ribellione delle tribù ottentotte degli Herero e Nama che il Generalleutnant Lothar von Trotha, il comandante militare della colonia, stava soffocando con estrema brutalità. La rivolta finì all'inizio del 1907 ma Kirchheim rimase nella regione fino al 1914. In questo periodo egli acquisì fama di esperto delle aree tropicali e desertiche.
Ritornato in patria venne assegnato al Magdeburgisches Jäger-Bataillon Nr.4 e divenne comandante di una compagnia allo scoppio della guerra. Venne promosso capitano il 15 settembre 1915 e rimase gravemente ferito pochi giorni dopo sul fronte occidentale. Dopo il ricovero in ospedale ritornò al suo battaglione con il quale rimase fino all'agosto 1916 quando venne nominato comandante dell'Hannoversches Jäger-Bataillon Nr.10 che guidò fino alla fine della guerra. Dopo aver ricevuto nel 1914 la Croce di Ferro di 1° e 2° classe, il 13 ottobre 1918 fu decorato con l'ordine "Pour le Merit", la più alta decorazione prussiana, per aver condotto con successo numerose operazioni sul fronte occidentale, essersi distinto durante le battaglie difensive contro un'ingente massa di nemici tra i fiumi Somme e Oise nei giorni 8 e 9 agosto 1918 ed infine per il suo coraggio durante la battaglia del Canale del Nord intorno a Nesle e Nayon.

Dopo l'armistizio il capitano Kirchheim continuò a combattere nella "guerra dopo la guerra" guidando il suo "Hannoversche Freiwillige Jäger-Bataillon Kirchheim" contro le rivolte comuniste e spartachiste e in Alta Slesia. Più tardi venne assegnato al Ministero della Guerra Prussiano e selezionato per rimanere nei ranghi del Reichsheer di Weimar limitato a sole 100.000 unità, dove assunse il comando di una compagnia del 17° Infanterie Regiment nel gennaio 1921. Rimase in questa posizione fino al 1° aprile 1923 quando fu promosso maggiore e trasferito nella regione di Francoforte dove passò i successivi tre anni nello stato maggiore della 1° Kavallerie-Division. Tra il 1926 e il 1930, comandò un battaglione del 7° (Preuß.) Infanterie-Regiment venendo promosso Oberstleutnant (Tenente Colonnello) il 1° novembre 1928. Il 1° febbraio 1930 fu nominato comandante militare di Glatz e promosso Oberst (Colonnello) il 1° aprile 1931. Questo fu il suo ultimo comando nell'esercito di Weimar poiché si dimise il 31 marzo 1932.
Il colonnello Kirchheim venne richiamato in servizio nel nuovo esercito tedesco il 1° ottobre 1934 come comandante del battaglione di addestramento dell' Infanterie Regiment "Arnsberg". Sei settimane più tardi fu nominato comandante militare della zona di Colonia (Wehrbezirkskommandos Koeln) che era parte dell'area demilitarizzata del Rhineland, posizione che mantenne fino a quando la Germania non rioccupò l'area. Tra il 1938 e il 1939 fu nominato comandante di una zona militare a Vienna. Il 27 agosto 1939 venne promosso Generalmajor e il 1° ottobre 1939 assunse il comando dell'Infanterie Regiment 276 per passare due mesi dopo a quello della 169° Infanterie-Division posta in posizione sul confine occidentale vicino a Offenbach. La divisione rimase in riserva all'inizio della campagna di Francia e successivamente come forza di occupazione a Lothringen in Lorena fino al febbraio 1941.

L'OKH (Oberkommando des Heeres - Alto Comando dell'Esercito), che lo considerava un esperto della guerra tropicale, lo inviò in Africa Settentrionale come capo della "Sonderstabes Libyen" (Comando Speciale Libia). Questa unità, costituita da ufficiali con esperienza militare in Africa prima e durante la prima guerra mondiale, doveva studiare le diverse condizioni nel Nord Africa. Qui Kirchheim incontrò Erwin Rommel per la prima volta. Rommel arrivato da poco come Comandante Generale dell'Afrikakorps, sciolse subito l'unità preferendo utilizzare i suoi membri come rinforzi nelle unità combattenti italiane sotto il suo comando (Divisioni "Brescia" e "Bologna"). Durante la prima offensiva in Cirenaica (31 marzo - 12 aprile 1941), Kirchheim e i suoi uomini ebbero un ruolo decisivo nella cattura di Bengasi (4 aprile), ma Rommel si dichiarò insoddisfatto della rapidità della loro azione. Successivamente Kirchheim divise il suo gruppo in due colonne: quella a nord, composta da un battaglione di fanteria e uno di artiglieria della 27° Divisione Brescia e da un battaglione della 25° Divisione Bologna, guidata da Kirchheim, continuò ad avanzare lungo la via Balbia per catturare le retroguardie australiane. L'Aufklärungs-Abteilung 3, guidato dall'Obrestleutnant Irnfried Freiherr von Wechmar, si diresse ad est e attraversò il deserto a sud delle colline di Jebel el Akdar verso Mechilli. Assicurato il possesso del nord della Cirenaica, la colonna italiana di Kirchheim si unì all' MG-Bataillon 8 comandato dall'Oberstleutnant Gustav Ponath a Derna l'8 aprile. Rommel decise di impiegare successivamente le forze di Kirchheim per attaccare la fortezza di Tobruk, tenuta dagli australiani. Rommel era comunque poco soddisfatto dell'azione di Kirchheim, sebbene questi fosse rimasto al suo posto pur essendo stato ferito in combattimento, ma ancor meno soddisfatto di quella del Generalleutnant Johannes Streich, comandante della 5° leichte Division. Il 30 aprile lo mise al comando di un Kampfgruppe costituito dal grosso delle forze di Streich, da quelle italiane delle divisioni Brescia e Bologna, dagli MG-Bataillon 2 e 8 e da altre unità di supporto, per condurre un attacco contro Ras el Madauer, il punto più alto del perimetro difensivo di Tobruk. Malgrado questo successo il tentativo di Rommel di prendere Tobruk fallì al prezzo di circa 1400 soldati tedeschi e italiani, morti, feriti o dispersi. La battaglia terminò il 5 maggio. Sebbene Kirchheim avesse rimpiazzato Streich al comando della 5.leichte Division, poté mantenerlo solo fino all'arrivo del comandante designato, General von Ravenstein, il 31 maggio. Rommel decorò personalmente Kirchheim con la Ritterkreuz e poi lo rispedì in Germania "sul suo cammello".

Essere stato "tagliato" da Rommel non costituì un danno per Kirchheim, protetto dal capo di stato maggiore Franz Halder che lo rimise a capo della "Sonderstabes Tropen" più tardi diventata "Sonderstabes C". Venne promosso Generalleutnant il 1° luglio 1942 e fu un osservatore dell'OKH senza più alcuna influenza sulle vicende militari del Nord Africa.
Alla fine del 1944 Kirchheim ebbe l'opportunità di vendicarsi di Rommel quando fu nominato membro della "Corte d'Onore" che doveva investigare sui militari sospettati di aver partecipato all'attentato ad Hitler del 20 luglio 1944, ma non lo fece. Tra coloro che furono condotti davanti alla corte c'era il Generalleutnant Dr. Hans Speidel, capo di stato maggiore di Rommel in Normandia. I tribunali civili nazisti non potevano giudicare dei militari a meno che questi non fossero stati espulsi dalle forze armate. Egli votò affinché Speidel venisse messo a riposo anziché espulso e questo gli salvò la vita perché, pur essendo colpevole, non poté essere giudicato dalla "Corte del Popolo" del giudice Roland Freisler che indubbiamente lo avrebbe condannato all'impiccagione. Speidel rimase in carcere fino alla fine della guerra e morì nel 1984. Nell'ottobre 1944, pur continuando a presenziare alle udienze della Corte, venne nominato Ispettore delle Forze di Riserva a Berlino, carica che mantenne fino al 1°aprile 1945 quando fu posto nella Riserva del Fuehrer. A questo punto lasciò immediatamente la capitale del Reich dirigendosi verso occidente dove si arrese agli anglo-americani il 12 aprile. Passò gran parte della prigionia nell'Island far Special Camp 11 e venne rilasciato nell'ottobre del 1947. Si ritirò a vita privata a Luedenscheid dove morì il 14 dicembre 1973.

Per gentile concessione del sito: www.mymilitaria.it/

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